Pagina principale | La Società | Storia
Storia
La Società fu fondata nel 1889. Il poeta Giosuè Carducci ne fu l’ispiratore principale.
Nel Manifesto di fondazione veniva affermato che dovunque un accento della nostra là vi era un Pezzo della patria, impossibile a dimenticare.
La vocazione fondamentale della “Dante” fu, e lo è ancora, quella di assistere gli emigranti Italiani.
Questa vocazione verso il mondo dell’emigrazione italiana fu ribadita da Ruggero Bonghi, storico, letterato e primo presidente, nel suo discorso programmatico al primo congresso della Società, a Roma, nel marzo 1890.
“Noi dobbiamo difendere nel cuor loro (emigrati) la civiltà e il carattere italiano, e stimolarli a rimanerne i rappresentanti dinanzi a tutti…” e affermava con vigore: “È questo, o signori, il fine della società che prende nome e augurio da Dante Alighieri”.
Per comprendere questa accorata preoccupazione per gli emigranti, basti ricordare che nel 1887 il numero degli emigrati era di 215.665 unità che, in generale, erano privi di qualsiasi assistenza; specialmente quella culturale-educativa.
Nel 1888, il capo del governo italiano, Francesco Crispi fece approvare un programma in favore di creare o rafforzare scuole all’estero. Ma due anni dopo, il suo governo cadeva e, a causa di ristrette del bilancio statale, il nuovo governo propose una drastica riduzione della spesa per le scuole italiane all’estero.
Che cosa fare? Ci si chiedeva.
Il presidente della “Dante”, Bonghi, rispondeva: “Fonderemo scuole, scriveremo e spanderemo libri, istituiremo biblioteche difenderemo interessi leggittimi…”.
È, dal 1889, la “Dante” ha fatto passi giganteschi nel campo dell’assistenza educativa e culturale agli emigranti.
Presidenti Del Comitato Di Edmonton (1961-2007)
- Sabatino Roncucci
- Antonio Falcone
- Antonio Caria
- Nando Zenari
- Ubaldo Aloisio
- Dott. Joseph Pivato
- Giovanni Bragaglia
- Giancarlo Grelli
- Prof. Enrico Musacchio
- Reny Clericuzi